Mai abbastanza

1024 589 STUDIO MASSIMO IARUSSI

Non ne abbiamo mai abbastanza. Potrebbe essere proprio questo lo slogan che, da solo, condensa la frenesia dei nostri ritmi di vita: non ce n’è mai abbastanza. Di tutto: mai abbastanza tempo, mai abbastanza danaro, mai abbastanza emozioni.  È una frenesia che condanna alla perenne insoddisfazione. Più ne abbiamo, più ne vorremmo. Gran parte della economia  si regge sulla produzione di beni e servizi che servono a riparare ai danni procurati dalla voracità di quell’altra parte. Non ne abbiamo mai abbastanza di mangiare: ci ingozziamo, diventiamo obesi, e poi abbiamo bisogno di saune e  palestre per rimetterci in sesto. Non siamo mai abbastanza belli: e teniamo su l’industria della cosmetica, del fitness, della chirurgia estetica. Non abbiamo mai abbastanza energia: cerchiamo di produrne sempre di più, a tutti i costi, e i guasti ambientali che ne derivano sono sotto gli occhi di tutti. Mai abbastanza emozioni: sport estremi, viaggi avventura, mai che si possa stare tranquilli.

E per quanto riguarda più da vicino l’interesse che condividiamo su queste pagine, non abbiamo mai abbastanza luce. Abbiamo metabolizzato il significato della luce associandolo a quello di benessere, di ricchezza, di sicurezza. E perciò ne vogliamo sempre di più, a tutti i costi. Peccato però che non sempre qualità e quantità vadano d’accordo, nella luce come in ogni altra cosa. Una luce veramente bella, assai di rado è tanta. Di luce, più ce n’è, meno riesci a percepirne le sfumature. Dovremmo ricominciare a ricercare la qualità nelle piccole cose, a lavorare sul come più che sul quanto.  Come progettisti della luce possiamo fare la nostra parte, cercando di recuperare il senso della misura. Sarebbe un piccolo contributo ad un  nuovo concetto di benessere.

(Da “Il corsivo di Oscuro”, in Luce e Design, n. 6/2007 )

Progettare la Luce in interni ed in esterni