David di Michelangelo, Firenze

David di Michelangelo, Firenze

2002
Committente: Targetti Sankey Spa
Progetto della Luce:
Arch. Massimo Iarussi

Nel 1873 il David di Michelangelo fu rimosso dalla sua collocazione originaria, davanti al Palazzo Vecchio, e portato alla Galleria dell’Accademia, dove era stata appositamente eretta la Tribuna per dargli adeguata sistemazione. L’architettura della Tribuna fu studiata per dare una visione prospettica accentuata, della quale il David costituisse il punto focale. L’illuminazione è stata studiata proprio con lo scopo di compensare la frontalità della visita. La collocazione della scultura, quasi come in un palcoscenico, avrebbe infatti paradossalmente rischiato di appiattire l’opera, facendola apparire come la quinta di una scenografia.
L’illuminazione è basata su scenari che consentono, oltre ad una lettura canonica, anche letture più specialistiche, nelle quali i rilievi vengono adeguatamente evidenziati. Le scene vengono attivate dal personale del museo o, in occasione di eventi particolari, vengono ciclate con lenta dissolvenza. Approfittando dei lavori di rifacimento del lucernario, è stato possibile collocare i proiettori direttamente sul nuovo vetro calpestabile, in modo da consentirne l’accesso dall’alto per la manutenzione. Sono stati utilizzati proiettori a fascio controllato per lampada alogena, in batterie diverse per l’illuminazione del fondo absidale, dei fianchi destro e sinistro, dei dettagli. Apparecchi fluorescenti sono stati utilizzati per fornire una luce generale diffusa attraverso il lucernario.