Museo Archeologico di Aosta: gli ambienti ipogei
Museo Archeologico di Aosta: gli ambienti ipogei
2008 – 2012
Committente: Regione Autonoma della Valle d’Aosta
Progetto della Luce: Arch. Massimo Iarussi con arch. Roberto Rosset e Metec & Saggese Srl
Progetto degli Impianti: Metec & Saggese Srl
Il Museo Archeologico Regionale di Aosta si trova nel luogo in cui sorgeva in epoca romana la Porta Principalis Sinistra, una delle quattro porte urbiche della antica Augusta Praetoria. Sono stati condotti degli scavi per riportare alla luce i resti della porta, che sono oggi visitabili nei sotterranei del Museo. Grazie ad un percorso di passerelle, è possibile osservare i resti dello spigolo sud-est della torre orientale della Porta. Sono inoltre ben visibili le stratificazioni storiche delle mura, con la sovrapposizione di quelle medievali su quelle romane.
L’allestimento di questi locali è estremamente rarefatto: lo spazio stesso è l’oggetto della visita. La luce diventa un componente fondamentale dell’allestimento, che deve far scomparire tutti gli elementi strutturali contemporanei, facendo risaltare solo le mura e i reperti oggetto della visita. Essa deve catturare il visitatore e guidarlo nel percorso; deve contribuire a raccontare e illustrare la visita.
Per meglio rappresentare il racconto espositivo, si è fatto ricorso a marcate variazioni cromatiche, usate in modo didascalico per differenziare le parti di muratura medievale da quelle romane. L’illuminazione è ottenuta prevalentemente con apparecchi lineari a LED, a luce radente sui paramenti murari, in bianco caldo per le mura medievali e in tonalità ambra per quelle romane.