Calze nere

1024 576 STUDIO MASSIMO IARUSSI

Agli uomini piacciono le donne in calze nere. Devono essere quelle velate, leggere, trasparenti, ma nere. Temo che il motivo per cui piacciono tanto abbia a che fare con una quantità di aspetti sui quali non ho alcun titolo ad esprimermi: eros, psicologia, memoria, fantasie. Ma, al netto di ogni malizia, almeno una parte della spiegazione la voglio tentare, a costo di sgretolare l’alone di mistero che avvolge la cosa.

In fondo, di luce si tratta: la calza nera non fa altro che intervenire sulla luce. Avvolgendo la rotondità delle forme, ne aumenta i contrasti. Le parti laterali, sotto angoli di vista più sfuggenti, appaiono più scure: la trama della calza appare più fitta a causa della prospettiva e la trasparenza diminuisce. Quando è osservata frontalmente invece, la trama è al massimo della trasparenza e la superficie appare più chiara. In sostanza, la calza fa da amplificatore dei contrasti; replica artificiosamente l’effetto di una luce direzionale che, creando ombre più marcate, esalta le forme che vengono al contrario appiattite da una luce diffusa.

È un po’ quello che, con strumenti diversi, noi cerchiamo di fare con l’architettura: renderla più bella e affascinante, senza per questo trasfigurarla. Usiamo la luce invece delle calze nere, che sarebbe più complicato.

06/2020

Illuminazione di interni